mercoledì, maggio 21, 2008

venerdì, maggio 09, 2008

Dalla Svizzera con furore

Direi che ci sta a meraviglia uno sfolgorante Trip Report sulla mia minigita Svizzera.

Giovedì partiamo di buona lena e dopo circa 1 km ci fermiamo gia' per la nostra prima tappa: colazione. Ci sta.
Il viaggio prosegue in scioltezza attraverso la frontiera ("tutto qua?" commenta il mio fidanzato che non aveva mai attraversato una frontiera in macchina) e fermi di nuovo per fare economica benzina e cambiare qualche soldo.
Il traffico è pressochè inesistente e il cielo sembra finalmente scoprirsi, facciamo conoscenza delle ridicole radio Svizzere e del triste umorismo del Canton Ticino (non me ne vogliano). Passato il Gottardo facciamo una fermata-pisciatina ad un autogrill ultratecnologico pieno di LCD 50" persino in bagno.
Nel minimarket impariamo la prima regola fondamentale della Svizzera:i dolci sono solo belli da vedere.
Arrivati a Luzern cominciano le prime noie: siamo di fronte a dei parcheggi, ad un parchimetro, ad una serie di tasti in fila e ad istruzioni scritte in arabo. Dopo 15 minuti scopriamo che i parcheggi erano numerati e bastava inserire le monete nel numero corrispondente al parcheggio utilizzato. Una volta capito mi sembrava la cosa più palese del mondo. Dopo aver quindi ricaricato una macchina a caso di 5 franchi scopriamo che il 1 Maggio è festa anche da loro e che per quel giorno il parcheggio era aggratise. Molliamo la mia fida Y in perfetto stile italico (tra due parcheggi... il 5 ed il 6) cosa che mi ha fatto venire sensi di colpa per quasi tutto il giorno finchè non siamo riusciti a sistemarla verso sera in un unico parcheggio.
Facciamo un giro per la cittadina che trovo davvero bellissima ma che, per quella giornata, aveva assunto un effetto "Como durante i weekend" (piena zeppa di gente).
Andiamo in albergo a fare il check-in e ci accoglie il sosia di Benjamin Linus con una benda da pirata sull'occhio che ci annuncia di aver fatto un upgrade alla nostra stanza e che gioiosamente ci viene assegnata quella col bagno! La camera è grande quanto il mio cesso e il cesso è grande quanto il mio salotto e per di piu' fuori dalla finestra passa la gente. Prendiamo tutto con la filosofia che più ci contraddistingue e ce ne freghiamo contenti di poter farci la doccia in solitudine.
Il pomeriggio è dedicato alla contemplazione di Starbucks e al consumo di un Frappuccino + Caramel Roll... finalmente sono felice.
Lucerna è davvero carina, mi ci trasferirei non parlassero aramaico. Il lago, l'architettura, le montagne che contornano il panorama e i ponti di legno dipinti, tutto perfettamente in armonia, donano una piacevole quiete (sopratutto quando sloggia un po' di gente e comincia a calare il sole).
La sera la passiamo in pub inglese in riva al fiume dove riprovo l'ebrezza del fumo nei locali e dove ci abbruttiamo guardando la partita più pallosa della storia (Fiorentina - Glasgow Rangers) bevendo litri di birra.
La notte la passo praticamente insonne; la nostra upgraded room era tristemente appiccicata ai bagni in comune e per tutta la notte c'è stato un tremendo via vai di persone evidentemente incontinenti che sbattevano la porta ogni volta finito.

Il giorno dopo partiamo per Berna; il paesaggio attorno a noi si trasforma e da "Heidi per i monti" diventa "Pascoli con infinità di mucche". Finalmente verso Berna troviamo del traffico; non che ci abbia fatto piacere ma pareva che la Svizzera fosse totalmente sprovvista di coda fino ad allora, si vede che stiamo entrando nella capitale!
La città è un po' deludente. O meglio; da fuori fa davvero un bellissimo effetto, la città vecchia posta ad un livello più elevato ed un livello raso fiume che si affaccia sull'acqua con molta vegetazione tutta intorno. L'effetto iniziale è davvero molto positivo, peccato che all'interno sia tutta tristemente identica. Le strade sono perfettamente uguali con negozi sotto i portici e strane cellette tipo quella dove gli zii di Dorothy si rifugiano per sfuggire al tornado, dove a volte è possibile trovare negozi o piccoli bar. La torre dell'orologio non è che sia questa meraviglia e gli orsi fanno solo tanta pena. Una città dove passare non più di mezza giornata. Ed infatti io gliene avevo date due di giornate.
Il giorno dopo visto lo scazzo assurdo che Berna ci ha regalato decidiamo di tornare di prima mattina e fermarci per strada a Bellinzona.
Bellinzona è un covo di dark ed emo e punk fine anni 70; non fai in tempo a girarti che ne trovi almeno un paio.
Ci tratteniamo circa un oretta e mezza e saliamo su uno dei tre castelli (fa troppo caldo per visitarli tutti e tre ed io non sono affatto allenata per i sentieri in salita... oltretutto ho passato tre giorni a mangiare come un bue carboidrati). Mentre annaspo e tento di riprendere fiato in cima il mio fidanzato passa il tempo a fare fotografie, cosa che ha fatto per altro per tutti i tre giorni tenendo una ragguardevole media di 70 foto al giorno (creando momenti d'astio dai picchi elevatissimi).
Ce ne andiamo verso le 4 e mezza sfrecciando verso l'Italia, il paese che ha come Ministro delle Pari Opportunità Mara Carfagna, che bello vero?
Per le foto : www.google.com