lunedì, dicembre 11, 2006

Un post che inizia di qua finisce di la e forse in mezzo non dice proprio niente

Quando cominciai a lavorare in quell'albergo non ero altro che una bimba di nemmeno 17 anni. Iniziai con paura questa esperienza passando ore davanti allo specchio dandomi arie da donna in carriera con il mio tailleur blu preso in prestito e le mie scarpe col tacco. Mi sembrava quasi di giocare a fare la grande; dalla stazione all'albergo guardando dritta davanti a me e camminando compita.

Dentro però era l'inferno. Passavo la maggiorparte del tempo pregando che nessuno chiamasse al telefono (invano) e cercando di stare più vicino possibile ai pochi dipendenti dotati di pietà. Molti mi usavano come salvagente buttandomi avanti quando qualcuno veniva a lamentarsi di qualcosa, dovevo ormai fare mia l'arte di inventarmi scuse. E di scuse da fare ce ne erano sempre, ogni giorno. A quanto pare nulla di quell'hotel valeva le 200mila lire a notte della tariffa. Ne le stanze, ne il ristorante, ne l'inutilizzabile piscina. E io mi trovavo sempre li, davanti, a balbettare scuse alle quali nessuno di noi credeva. Quando andava peggio a balbettarle ad indiani o giapponesi che chiedevano qualsiasi cosa nel loro incomprensibile inglese; quando mi giravo a chiedere aiuto non c'era nessuno... volatilizzati, lasciata quasi come un agnellino sacrificale.

Che se mi fosse successo ora, sarebbe stata tutta un'altra cosa, non mi sarei mai lasciata manomettere così, avrei reagito, avrei cercato un dialogo, cavolo neanche mi pagavano cosa sarebbe successo poi di terribile? E invece mi ritrovavo in bagno a piangere come una stupida con la mia sigaretta in bocca passando 10 minuti a cercare di calmare gli occhi rossi, o passavo in fretta in mensa con il mio vassoio mentre metà della popolazione maschile mi osservava il culo e mi faceva i complimenti per come rispondevo al telefono con la mia “voce sensuale”.

Un giorno mi trovavo in stazione aspettando il treno del ritorno; era luglio ed ero costretta ad indossare giacca camicia e collant e stavo letteralmente per sciogliermi.

In fianco a me si avvicina questa donna uscita senz'altro da un libro; era una donna giapponese sulla sessantina, indossava un kimono rosa e aveva un ombrello per ripararsi dal sole.

Mi chiede qualche informazione sul treno in un inglese stentato e poi si avvicina a me e mi ripara con il suo ombrello.

Comincia a raccontarmi di suo figlio che è venuto a vivere in Italia per sposarsi, lei era appena diventata nonna e per l'occasione era venuta a stare dal figlio per qualche mese. "Sai cosa mi piace dell'Italia? " mi chiede e mi fa cenno verso una vecchia casa diroccata con un edera rampicante che ricopre praticamente tre quarti dell'edificio.

"Da noi è difficile da vedere, case antiche, rampicanti. C'è la tentenza a sostituire ogni cosa. Peccato perchè quella casa è così bella da guardare, ogni tanto vengo qui e la osservo."
Osserviamo in silenzio la casa quasi contemplandola, io le sorrido con timore, non so bene cosa dirle, cosa risponderle mi sento quasi in imbarazzo.

"E' proprio dura essere donne in questo mondo." si gira verso di me con un sorriso complice come per dire - tu mi puoi capire bene - e accosta ancora di più l'ombrello facendomi ombra.


Si, è dura essere donne come è dura essere 17enni sprovvedute, è dura essere un edera in Giappone.

Ci sono degli incontri che ti dimentichi per molto tempo e poi, quando è necessario, ti tornano alla mente e sembra quasi che facciano parte di sogni e fantasie e ti chiedi se è possibile siano successi veramente.

lunedì, novembre 27, 2006

Marie Antoinette

Uffa. Sono andata a vedere Marie Antoinette sabato pomeriggio. Erano mesi e mesi che aspettavo di vederlo. Adoro sia Kristen Dunst che Marie Antoinette ed ero veramente elettrizzata dall'idea di vederlo, anche se avevo letto moooolti commenti negativi a riguardo ero convinta che lo avrei trovato lo stesso bellissimo, come poteva essere noiosa la vita della Regina di Francia?
Ed invece... oh è proprio noioso. Visivamente non si discute è molto bello, colorato, sfarzoso. Ma la sostanza non lascia niente... scorre tranquillo. Scorre TROPPO tranquillo. Non solleva il minimo sentimento, il minimo pathos, la regia è moscia, senz'anima. Il problema non è che è lento, o meglio forse per qualcuno poteva essere anche quello, ma secondo me è il meno; è proprio il vuoto che lascia. E' una bella scatola di cioccolatini vuota.
L'unica cosa buona sono le immagini visive; alcune mi sono piaciute molto come per esempio l'ultima immagine del film con la camera di Marie A. distrutta e il lampadario a terra, praticamente credo l'unica immagine che possa evocare qualcosa nel nulla totale.
Kristen è bella bellissima un angelo ma sorretta da questa regia perde la dignità e la controversia della regina stessa. E' una bambolina scema.
La colonna sonora moderna è praticamente inutile, che ci fosse o meno sarebbe stato identico, non si amalgama bene con il periodo storico e nello stesso tempo non è abbastanza contrastante da dare un risultato graffiante. Anch'essa sfuma via, passa e cosi' com'è venuta se ne va... nel completo disinteresse.
Non riesco a fare a meno di comparare questo film con l'unico paragone che conosco : Versailles no Bara (Lady Oscar). E senza dubbio quest'ultimo vince di larga misura.
Certo due ore di film non sono come 40 puntate duranti le quali bene si poteva dipanare la vita della Regina, ma lo spessore, l'ardore di Antonietta, probabilmente il motivo per il quale questa figura storica mi è sempre rimasta impressa, la splendida figura con i capelli bianchi che viene rinchiusa e cammina a testa alta verso la propria morte. Il cambiamento maturato durante i propri anni, i dolori e le contraddizioni di una persona fin troppo umana per la posizione sociale ottenuta niente hanno a che vedere con una reginetta vuota, bella da vedere ma scialba di contenuti.
In definitiva sono uscita delusa dal cinema, delusa anche dal fatto che tutto finisse coi regnanti che lasciano Versailles per Parigi saltando tutta la succosa parte finale. Quando uscirà in dvd lo riguardero' magari per avere una migliore visione, ma per ora film non riuscito.
Ah e come al solito Asia Argento è un cane a recitare.

venerdì, novembre 03, 2006

C'è qualcuno che NON odia quest'uomo?


martedì, ottobre 31, 2006

Buon Halloween

E' da talmente tanto che non scrivo che mi pare il caso di fare un post paranoico per festeggiare allegramente questa giornata.
Mi stan tutti sul cazzo.
Non so; è una cosa normale avere periodi in cui ti stanno sul cazzo tutti? Mi infastidisce la presenza di praticamente chiunque, mi frigge la bile ho voglia di regalar schiaffoni e calci.
Lasciatemi nel mio cazzo di angoletto nero a sentirmi migliore di voi e allo stesso tempo a preoccuparmi del mio pessimismo del mio cinismo del mio essere essenzialmente anti sociale.
Invece no... stasera mi convincerete a vestirmi come una cretina con il cappello da Harry Potter, a spendere più del necessario per entrare in un locale strapieno di coglioni travestiti dove ti serviranno pessimo alcol e dove ascolterai musica senz'anima.
Ma devo farlo. Si perchè devo essere dentro il gruppo. O sei con noi oppure sei fuori, e se sei fuori sei una merda.
Mi lascero' trascinare, vestire, truccare, ballare e non mi divertirò per un cazzo ma fingerò... che a quanto pare qualcuno si è accorto della mia insofferenza degli ultimi tempi e ha pensato bene fosse meglio ignorarmi.
Perchè essere sceme è a quanto pare molto meglio che essere fuori dal gruppo. Perchè la gente preferisce le sceme?

mercoledì, agosto 23, 2006

Il sogno di un bambino è andare a Gardaland?

Ma che cazzo.
Non so saranno 6 o 7 anni che voglio andare a Gardaland e per qualche stupida ragione non ci riesco... Sabato per qualche strano miracolo di iddio riusciamo ad organizzare di andarci... ed ovviamente nn va un cazzo bene.
Il parco è talmente pieno che addirittura la Valle dei Re (attrazione rinominata per essere SEMPRE deserta) ha la coda e penso per la prima volta dall'innaugurazione possa vantarsi di utilizzare il serpentone incanala coda.
Come se non bastasse appena ci mettiamo in coda per Fuga da Atlantide, che non avevo mai fatto ed era praticamente l'attrazione che aspettavo con più ansia, la fottuta giostra si rompe. Verrà riaperta nell'ordine "Più in la'" "Questa sera" "Tra ore ed ore" "Non riapre più". Perfetto.
Qualche ora dopo arriva il colpo di grazia. Un black out mette al tappeto mezzo parco. Quando avviene siamo dentro la Valle dei Re, ci fanno aspettare 10 minuti dentro l'attrazione nelle mani di quegli orribili manichini che con la luce d'emergenza accesa sono ancora più inquietanti e alla fine una voce tuona dall'alto "Ok Ragazzi, dobbiamo evaquare"... ed evaquazione sia, veniamo lasciati a noi stessi gironzolando per l'egitto con gente che si attacca ai manichini e ai mostri facendosi foto prima di prendere la prima via d'emergenza verso l'aria.

Il black out ovviamente non è momentaneo e partono una ad una diverse giostre (tra le quali i Pirati che non ho potuto fare, le montagne russe e il nuovo Sequoia Adventure).
La sera si gira con le tenebre... la zona dei pirati è quasi completamente al buio... ovviamente decidiamo con arguzia di andare a mangiare alla taverna del bucaniere e ci mettiamo 2 ore ad ordinare perchè ogni 3 secondi andava via la corrente... quasi tutta la zona è spenta per permettere alle montagne russe di funzionare... un atmosfera dark come solo nei miei incubi da bambina quando rimanevo chiusa dentro il colorado boat tutta notte. Facciamo un giro sulla monorotaia e quando finiamo ringraziamo il cielo sia durato poco...
Menomale che sono stata a Gardaland ragazzi... mi sono tolta uno sfizio che avevo sul groppone da anni... ahh la soddisfazione.

giovedì, agosto 17, 2006

Berlin part 2

La colazione nella nostra pensione viene servita in una stanza attorno ad un grande tavolo tutti insieme, questo già crea dei problemi al mio moroso che è antisociale per eccellenza. Entriamo e ci troviamo una manciata di pensionati tedeschi (a quanto pare il target classico dell'albergo) che parlano tra di loro in allegria. Non capiamo assolutamente nulla ma scorgiamo la parola "italienisch italienisch" ripetuta diverse volte. Appena capiscono che NOI siamo italienisch cala un certo silenzio nella sala e tutti cominciamo a mangiare con rigore.
La mattina andiamo al Checkpoint Charlie; ed è proprio una cagata. Il terzo checkpoint americano non è altro che una fila di negozietti dove vendono qualsiasi cosa riguardante il muro, qualche imbecille vestito in divisa che si fa fotografare con i soliti turisti squallidi e le riproduzioni dei cartelli "You're leaving the American Sector bla bla". Apprezzabile solo le foto e i cartelloni esplicativi che ho solo letto per metà grazie a qualcuno che si era stancato di leggere "cose tutte uguali".

Non ci tratteniamo molto in questo posto inutile e ci dirigiamo (rigorosamente a piedi ... evidentemente odiamo la comodità) al Museo Ebraico.
La prima parte è davvero atroce. Nel senso crudo della parola. Il pavimento è in salita e storto, un senso opprimente e tortuoso per risaltare la storia del popolo. All'interno si incrociano due assi; L'asse dell'esilio rappresenta le varie emigrazioni ebraiche e porta al Giardino che altro non è che un campo di colonne di cemento su di un terreno ciottolato e inclinato che ti da una sensazione strana di malessere e nausea camminarci dentro. L'asse dell'olocausto invece porta alla Torre dell'olocausto; uno spazio vuoto e freddo dentro una torre con una piccola luce che filtra solo dall'alto per ricreare la sensazione di perdita di umanità cultura e vita.
L'altra parte del museo parla della storia del popolo ebraico con molti contenuti interattivi e divertenti che stemperano non poco il senso di malessere che si ha all'entrata.
Il pomeriggio ci facciamo un giro per il quartiere ebraico giusto per rimanere in tema e passiamo qualche ora sprofondati nelle grandi poltrone di Starbucks a farmi la mia dose di frappuccino e muffin (una delle grandi pecche italiane ma volete aprire un cazzo di Starbucks???).
La mia brillante idea di salire sulla torre della televisione ci fa sorbire circa 50 minuti di coda con un ciccione italiano che si crede di fare il brillante continuando a dire stronzate come "ah si nella seconda entrata c'è molta meno coda ohohoh".

Il giorno dopo piove e decidiamo di andare a vedere lo Stadio Olimpico. Ovviamente disseminato di italiani che intonano i loro cazzo di "poropopo" e appendono bandiere italiane sugli spalti (tempo 30 secondi ed un omino tedesco esce con cattiveria e strappa via ogni bandiera). Anche lo stadio come il resto di Berlino non è da meno in quanto a storia.
I resti dello Stadio Olimpico costruito da Hitler nel '36 ci raccontano più di quanto mi sarei aspettata e la gita che era iniziata come qualcosa di puramente celebrativo diventa ancora una volta storia pura girando tra i vari cartelloni esplicativi.

Il pomeriggio invece andiamo a Fridrichstein a vedere la East Side Gallery, la parte più lunga del muro rimasta, 1 km e mezzo di graffiti posti sul lato est, quello che durante la divisione era intoccabile, bianco e lindo. Ed è li che ti rendi conto di quanto atroce era vivere con un muro; lo vedi snodarsi lungo la strada e seppur lungo poco più di un kilometro ti da quella strana sensazione di oppressione che ti fa pensare; se mi sento oppressa io per un minimo pezzo di muro chissà come ci si poteva sentire in gabbia a viverci in quel periodo.

continua...

mercoledì, agosto 16, 2006

Berlin part 1

Sono tornata con molta malavoglia da Berlino e devo dire che ci ho decisamente lasciato un pezzo di cuore. Me lo aspettavo... ma tornare poi è dura.
Perchè quando sei li in mezzo e ti guardi intorno, persino con occhio ignorante come il mio, lo senti che sei in un posto diverso e speciale. Te ne rendi conto subito appena ci metti piede.
Il volo è stato stranamente calmo nonostante giusto il giorno prima fosse scosso da casini terroristici... ci fanno addirittura guardare friends; peccato che le cuffie costino 2 euro. Fortuna che so tutte le puntate a memoria e rido delle battute anche senza sentirle.

Il nostro albergo si trova a Charlottemburg in una bella via alberata e più che un albergo è un appartamento con 8 stanze, la signora non parla inglese e ci mettiamo due ore per comprenderci: le chiedo se devo pagare ora o alla fine e lei come risposta mi spiega a cosa servono le varie chiavi... alla fine decido di ignorare il pagamento e partiamo per il centro.
In centro vengo giustamente presa da euforia e voglio vedere tutto più in fretta possibile, cominciamo a camminare come ossessi seguendo il percorso della Lonley Planet (lasciata poi stare dal secondo giorno in poi dopo aver notato che il 70% degli italiani gira con quella guida e dopo esserci trovati noi e altre due coppie di italiani davanti ad una palestra di Judo cercando "il kebab più buono della città"), io mi guardo attorno come una bambina in un negozio di gioccatoli puntando il ditino su ogni cosa che vedo "La torre della televisione! Il Berliner Dome! Gendarmenmarkt! La porta di Brandeburgo!" cercando ansiosa tracce della divisione, la differenza delle architetture, fermandomi ad ogni memoriale che si incontra sulla strada, respirando l'atmosfera del contrasto. Mi ritrovo sorpresa a vedere una città allegra, colorata, la mente mi aveva sempre portato a immaginarmela malinconica per via della sua storia... invece neanche il cielo grigio riesce a stemperare la vivacità.
Passeggiamo per Tiergarten con le poche forze rimaste e finiamo il nostro pomeriggio alla Kaiser Wilhelm Gedachtniskirche, la chiesa della memoria distrutta nel 1943 dalle bombe alleate. La guardo con un groppo in gola per poi entrare nella chiesa ottagonale a lato per angosciarmi totalmente in mezzo a finestrelle blu ed un cristo terrificante che sembra volare sopra l'altare con un espressione decisamente inquietante. Più che un luogo di culto sembra un luogo di terrore.
La sera andiamo a Potsdamer Platz e di nuovo mi trovo invischiata in un turbinio di espressioni a bocca aperta e di Ohhh. Questa volta sono le luci e la spazialità del centro Sony a colpirmi. Come però ovunque a Berlino anche qui, in questa giostra di colori, segni di un passato distruttivo vengono evidenziati.
Alcune lastre del muro ricordano come questa piazza solo pochi anni fa fosse divisa e nel mezzo del centro Sony in una teca troviamo l'unica stanza sopravvissuta dell'Hotel Esplanade prima che venisse bombardato durante la guerra. Ormai dopo solo un giorno mi sento abituata a trovare questo miscuglio tra il nuovo, la voglia di ricominciare ed il vecchio, per non dimenticare. E da brava amente dei constrasti impazzisco.

Continua...

lunedì, luglio 17, 2006

-7 giorni all'operazione

Oggi sono stata a fare le analisi clinche prima della mia operazione di lunedì, facciamo il punto della situazione:

1. Pigiama fuxia con fiocchetti comprato appositamente da mia madre per farmi sentire/sembrare un confetto gigante... check
2. Mutande da nonna culona che soffre di incontinenza ad altezza ascellare perchè "non va bene farsi vedere col perizoma dai dottori" comprate a mia insaputa sempre da mia mamma ed ovviamente da me rifiutate ... check
3. Anestesista giovane e fin troppo piacente che avrà il piacere di vedermi in momenti imbarazzanti della mia vita quando probabilmente sarò al peggio di me e che mi dice che firmando il foglio "gli do il permesso di farmi tutto quello che vuole"... check
4. Mestruazioni che sicuramente sfoceranno il giorno del ricovero... almost check
5. Chirurgo interista che ogni volta che lo vedo sembra aver dormito due ore e bevuto come una spugna... check

Direi che sono pronta...

mercoledì, luglio 12, 2006

Notti magichee yadda yadda yadda

Non faccio mistero del fatto che se posso andare controcorrente in qualcosa faro' di tutto per farlo. Quindi anche in materia di mondiali avrei voluto fingere di nulla e fare un post chessò su Chernobyl invece di attirare l'attenzione sul fatto che siamo campioni del Mondo intiero. Del resto non credo ci sia più niente da dire che non sia stato già detto a Studio Aperto (han dedicato un servizio persino al "poropopo" interessante).
Però questa volta faccio uno strappo alla regola e dedico anche io un post alla vittoria mondiale ponendo l'attenzione su due cose (no niente testata di Zidane) che meritano piu' attenzione di quanta sia data:

1. Quanto è arrapante Trezeguet in versione disperata tra le braccia coccolose di Henry? Già è yummy di suo... in questa versione sentimental yaoi mi fa venire solo a guardarlo






2. Oddo e la sua intervista da ubriaco. Che dire? Grazie a chiunque abbia lasciato quelle birre nello spogliatoio.
Potete trovarlo qui http://www.youtube.com/watch?v=_-D2mqyenxQ

domenica, luglio 09, 2006

Finalmente una serata che non volevo finisse. Finalmente bagni nelle fontane e corse a piedinudi sull'erba bagnata. Can Can sotto la pioggia. E sorrisi... quei sorrisi?

lunedì, giugno 26, 2006

That night ... in London

- You can stay here for the night, but no touches and no genital meetings ok?
- Okay, we will sleep as babies in the classical platonic Dawson and Joey position.

domenica, giugno 25, 2006

Cittadina modello

Dovrebbero levarmi il diritto al voto e farmi pervenire un corrispettivo in caramelle

giovedì, giugno 15, 2006

Precisazione

*plin plon*

Siccome a quanto pare c'è gente che non coglie il tono del discorso anche quando è chiaro ed è convinta che io sia una che ce l'ha col mondo e che si sente sola contro tutti (se ve lo state chiedendo beh, non c'è niente di più falso), avverto il gentile pubblico che il post sottostante è scritto in forma IRONICA, non aspetto DAVVERO la morte di nessun professore e non VOGLIO davvero cambiare ragazzo.

Grazie per la cortese attenzione

*plin plon*

martedì, giugno 13, 2006

Due punti da tenere saldi in testa

1) Avevo pensato di cambiare fidanzato ma poi mi sono accorta di non aver voglia di educarne uno da capo, mi terrò il mio che è addomesticato così bene.

2) L'unico modo per risuscire a passare letteratura francese e linguistica inglese è avere pazienza ed aspettare che i suddetti professori muoiano di vecchiaia (la pensione neanche la conto visto che hanno 108 anni a testa)

sabato, giugno 10, 2006

Avevo letto qualche tempo fa di quel simpatico padre che esasperato per il disordine della figlia mette su internet le foto della camera della suddetta nella speranza che la derisione e l'indignazione globale possano farle acquistare qualche sensata dote di pulizia...
Ecco siccome mio padre è gia' tanto se riesce ad accedere al sito dell'inter e siccome in realta' se ne strafrega altamente della mia camera ho deciso di infliggermi parte della pena postando io stessa lo stato del mio pavimento qualche minuto fa.
Il resto ve lo risparmio


venerdì, giugno 09, 2006

"Ci siamo stancate di rilassarci, ora vogliamo picchiare"

Bene è giunto il momento che si smetta di rilassarsi e riflettere e tentare di raggiungere la trance spirituale o quello che è. Abbiamo formalmente detto basta agli ommm e shanti ommm vari, anche perchè diciamocela tutta la maggiorparte del tempo che quel buffone di guru ci faceva rimanere nell'asana o come cavolo si chiama non facevo altro che pensare ad assurdità tipo quanto fosse gnocca la tipa davanti a me e come tentare di sembrare piu' figa nella posizione dell'albero o del lampione o boh? Immagino che i cultori dello yoga e dello stile di vita annesso abbiano i peli rizzati e li comprendo vivamente, ma è appunto questo che ritengo essenziale... è chiaro che non posso trarre giovamento dallo yoga. Non riesco a prenderlo nella giusta prospettiva... inoltre ho letto che fa perdere solo 100 calorie all'ora.

Dunque con la mia fida socia abbiamo di comune accordo deciso che era giunto il momento di dare un taglio alle pratiche orientali e darci a qualcosa che non riguardi nessun tipo di innalzamento spirituale: la fit boxe.
Dopo la prima lezione sto già quasi rimpiangendo lo yoga e quasi mi viene voglia di riscoprire la spiritualità perduta (o crearmene una ad hoc se ce n'è necessità). Ma a quanto pare questa terribile ora di tortura serve a bruciare calorie ed è ottima per mantenersi in forma... inoltre posso aggiungere che nonostante con lo yoga non sia mai riuscita ad avere nessun tipo di rivelazione, Nirvana, entrata in trance o balle varie; con la fitboxe già alla prima lezione ho avuto un esperienza extra corporale sperimentando quello strano luogo tra la vita e la morte dove tutto smette di avere senso

giovedì, maggio 18, 2006

Stupido turismo

Ah sento già nell'aria profumo di vacanze! Peccato debba dare tipo 8 esami in questa sessione e 8 in quella di settembre quindi è gia' un miracolo essere viva per la fine dell'estate.
Comunque vista la mia situazione ho bypassato i soliti 15 giorni di mare ed ho deciso di passare solo uno strimizzito weekend a Berlino ad Agosto.
E' davvero sconvolgente come solo il fatto di aver comprato un biglietto dell'aereo mi faccia provare panico... eh si odio volare...
Altro problema è che per cercare albergo ho passato praticamente tutte le sere di settimana scorsa navigando per siti e newsgroup cercando di trovare l'hotel PERFETTO. Ecco vi do una notizia: non esiste l'hotel perfetto. E tra l'altro è sconsigliato altamente leggere i commenti della gente sugli hotel non ci si raccapezza più.
Come puo' un albergo essere "famigliare e calmo, in zona tranquilla con deliziosi ristorantini" ed essere al tempo stesso per un altro utente "una catapecchia posta in una zona dove c'è da aver paura a camminare di sera"???
Poi una persona normale immagino se ne fotta vede quello in una zona decente un po' carino e finita li... ma io sono la paranoica per eccellenza, quella che ha paura di qualsiasi cosa esistente a questo mondo quindi il tutto si è fatto molto più complicato...
Alla fine son dovuta giungere a compromessi ma son riuscita a prenotare...
Che dire... Yay Berlino! Sono troppo emozionata perchè sono sempre stata piuttosto fissata col muro e non ho mai avuto possibilità di andarci... invece stranamente il mio moroso ha accettato di venire dopo aver visto "Il cielo sopra Berlino" ed aver dormito tutto il tempo... anzi no ero io quella che dormiva (si tiratemi pure dietro le pietre NON MI E' PIACIUTO non so cosa farci... ho tentato di farmelo piacere ma non ce l'ho fatta)... comunque una cosa buona quel film l'ha fatta quindi partiremo tutti e due allegramente per la Germania tra qualche mese se non moriremo sull'aereo ovviamente...

lunedì, aprile 03, 2006

La malattia delle idee mancanti colpisce a ritmi regolari, non so cosa scrivere? A volte.
Non ho voglia di tramutare le idee in parole? Spesso.
E perchè poi? Beh perchè quando le leggo nero su bianco mi fanno ancora più paura.

domenica, febbraio 19, 2006

Perchè cazzo la RAI non fa MAI vedere il pattinaggio in figura? Continuo a vedere fondo dappertutto... accendo e vedo solo pallosissimo fondo.

martedì, febbraio 07, 2006

An Interesasky Arteecle

Ah bene oggi parliamo di attualità... curiosando su "Leggo" ho trovato questa notizia DAVVERO INTERESSANTE...

Al principio arrivarono le felpe con scritto New Zeland, Japan e quant'altro.
Poi qualche simpaticone decise che era il momento di far valere le proprie spinte nazionalistiche scrivendo sulle magliette zone tristissime della nostra penisola come Monza, Milano Marittima, Caltanisetta etc.
Ma poteva fermarsi qua l'evoluzione? Magari... ed invece no!
La nuova moda inventata da qualche pazzo Milanese è di avere magliette (neanche a modesto prezzo tra l'altro 25 euro) con la scritta di un quartiere di Milano. Esatto, avete capito bene, un quartiere. Ora, se la furbesca invenzione si fosse fermata qui sarebbe stata solo una brutta idea. Per fortuna non è così, è anche un idiozia.
La genialata è stata scrivere i quartieri in modo allusivo, gggiovane, scrauso, da tipi fighi come solo nella nostra amata città se ne trovano.
Per fare un esempio il quartiere Gorla è diventato Gorla Profonda, San Siro si è trasformato nel brasileggiante Sao Siro, Lambrate il terribile Lambrothers... insomma ci si è messo ben d'impegno per ridicolizzare il milanese medio che si sa di queste cose ne va ghiotto!
Se anche tu vuoi rendere partecipe il mondo intero che ami il tuo quartiere e che ne sei fiero vai su http://www.straitjacket.it e comprati la maglietta più in del momento!
Io dal canto mio mi sono ripromessa che appena vedo passare qualcuno con la maglia Città Stoody prendo l'accendino e gli do fuoco.

domenica, febbraio 05, 2006

Ah il weekend

Finalmente domani è lunedì.
Raramente mi viene da dirlo ma mi guardo allo specchio e non posso fare altro che gioire che domani è lunedì. Tre esami in tre giorni. Ma mi guardo e sono contenta sia tutto finito.
La tuta si è ormai incartapecorita su di me. I miei capelli sono unti raccolti in una coda sbilenca e tenuti su da una grossa fascia nera. Sembra che non me li lavo da 4 settimane. I calzettoni pesanti sopra i pantaloni, il maglione vecchio che puzza di sudore. Brufoletti di tensione sotto il mento. Occhi a palla. Palpebre mezze abbassate. Mi guardo allo specchio e penso "ho bisogno di una doccia". Guardo i libri e mi viene la nausea. Ho bisogno che sia gia' mercoledi' più che altro.
Sabato sera ero io, i miei uccellini e la casa vuota. Loro cantavano allegramente come se avessero poi molto da stare allegri visto che sono rinchiusi in una gabbia, io ricevevo messaggi dei miei amici che mi rendevano partecipe del loro divertimento in montagna. Per rallegrarmi mi son guardata qualche puntata di Friends e poi a letto a mezzanotte perchè la domenica yeh si studia tutto il giorno.
La cosa più eccitante che è successa oggi è stato mio padre che compra il pane dal panettiere preferito di DJ Francesco. Mia madre beve un bicchiere di vino e scambia una coperta un sacco dell'immondizia e un pezzo di marmo per la natività.
Ed io sono sui libri. E penso ad altro. Tipo cosa fa l'inter per dirne una.
Il mio ragazzo non si sa bene dove sia e cosa faccia... si fa sentire solo verso le sette proprio durante uno dei pochi momenti in cui avevo una certa lucidità è CAPIVO cosa leggevo.
Io odio studiare. Io non voglio più dare esami. Possono laurearmi sulla fiducia? Loro mi danno quel cazzo di foglio di carta e io prometto che studiero' i libri che ancora mi mancano da studiare nel corso della mia esistenza.

venerdì, gennaio 27, 2006

Fiocca la neve Fiocca

Mentre la neve cade, ci copre, ci ingabbia e io mi godo la mia influenza mensile, decido di anestetizzarmi il cervello guardando la tv con mia madre. Ovviamente la scelta è obbligata: Grande Fratello. Premetto che in condizioni di salute non l'avrei mai fatto. Beh davvero un bel programma... tra l'altro la casa lussuosa è veramente orrenda. Cioè grande, sfarzosa... ma chi l'ha disegnata? E' un accozzaglia di suppellettili kitsch. E poi qualcuno per favore non puo' entrare e tirare due schiaffi a quelle donne che fanno gridolini? Ho passato tutta sera con una paresi alla faccia in posizione "ghigno feroce" e a scrocchiarmi il collo.
Fortunatamente ad una certa ora ho dato forfait e sono andata a guardarmi la stucchevole puntata di Lost di mercoledì. Mamma mia che puntata triste. Non commenvente, triste. Charlie in preda a deliri religiosi senza essere neanche fatto, che si porta dietro quella sfiga di vita che ha avuto non ha fatto altro che irritarmi invece di intenerirmi... Lasciamo perdere la storia del battesimo. Una madre che non ha mai ricevuto il battesimo (quindi si presume NON sia una cristiana credente) decide di punto in bianco di farsi battezzare lei e il suo marmocchio (tra l'altro da uno spacciatore assassino che si finge prete... ma vabbè) solo perchè "così se succede qualcosa andremo nello stesso luogo". Ah beh! Complimenti! Avrà spalancato le minuscole tortuose strade del paradiso ma non dimentichiamoci gli immensi cancelli dell'autostrada per l'inferno. Per concludere voglio citare una frase del Dottor Cox in una puntata di Scrubs vista settimana scorsa quando vede suo figlio vestito come una femminuccia prima di portarlo a farsi battezzare "Avete davvero intenzione di incoraggiarlo a travestirsi da donna lo stesso giorno in cui lo presenterete ad una religione che lo condannerebbe all'inferno per questo?"
Che dire I love Doctor Cox.

lunedì, gennaio 23, 2006

Mika Nakashima




E' gradita colletta per acquistare biglietto aereo per Tokyo in modo da farmela incontrare, adorare, baciare la terra dove cammina e poi perchè no farmela.

sabato, gennaio 21, 2006

I'm not that kind of girl...

Vorrei dire una cosa e sperare che venga subito dimenticata... in realta' io amo apparire cinica, dura, scorbutica e altri aggettivi orribili. Non ho ancora bene capito il perchè. Non che non lo sia per carità lo sono. Mi piace far incazzare la gente... mi piace essere stronza... ma forse in parte lo sono perchè mi piace esserlo. Non so se si è capito... comunque non è qua il punto dove volevo arrivare. Il punto è che con tutta sta gente che mi crede un ghiacciolo stronzo insomma si perde di vista il fatto che nonostante voglia sembrare una donna impassibile sono ancora una stupida ragazzina che piange se i propri beniamini dei fumetti non stanno insieme!
Insomma cazzo qualcuno deve dirmi perchè Candy e Terrence non son finiti insieme! Dopo aver passato ore e ore a soffrire per una storia d'amore gia' partita di merda dall'inizio intervallata da incontri non accaduti, scherzi malefici e gambe amputate perchè diavolo deve finire tutto cosi'! L'amore è una merda ecco cos'è... e forse qua mi riporta abbastanza al fatto del cinismo... vabbè. E' in questi frangenti che fa capolino la ragazzina scema che c'è in me. Quella che per quale motivo tento di nascondere, la stessa che mi da pugni in testa dicendo "ma che cazzo ti sei messa a scrivere" (P.S. si ho riscoperto Candy dopo anni! Ho trovato il fumetto in francese online da qualche parte com'è bello!)

Sopra Candy e Terrence ancora ignari che non gliene andrà bene una.

Sotto questa scorza dura piango quando vedo le pubblicità della Barilla, non posso vedere nessun film sugli animali perchè se no mi viene l'angoscia che soffrono, non riesco a leggere nessun fumetto senza sperare che qualcuno si metta insieme a qualcun'altra e soffire se non succede (insomma quando si tromba in One Piece?), il mio ragazzo dice che mi innamoro di tutt/e, metto i cuoricini quando scrivo, mi piace il rosa, piango quando vedo Grey's anatomy, sono piena di cose pucciose in camera mia, io e il mio ragazzo parliamo come due lobotomizzati quando stiamo insieme, spesso (e questo è grave) ho spinte casalinghe preparando biscottini e torte, AMO LE STORIE D'AMORE SDOLCINATE,
Insomma l'ho detto sono una donna con questi orribili vizi ed ora fate in modo di scordavene subito, dimenticate tutto... io tentero' di cancellarli ma voi non ditemi mai che sono "carina" o "dolce" neghero'.

martedì, gennaio 10, 2006

Il guerriero

Mushido urla, vuole uscire, lo sento che mi contorce lo stomaco. Mushido vuole andare sotto la pioggia e bagnarsi fino a prendersi chissa' quale malanno. Sento le urla dentro la mia testa, sento le botte nel mio cervello... sta per scoppiare. Ma non bisogna temere: le azioni di repressione sono efficienti e quando sarà giunto il momento... quando lo scoppio sarà imminente... procederanno alla cattura, alla sepoltura, alla censura, alla inevitabile condanna. E tornera' sopito sotto strati di bambagia, dormirà come un bambino un sonno dolce e tranquillo; finchè arriverà di nuovo il momento dell'azione e allora screpiterà, scalcera', urlerà il guerriero... perchè la sua vendetta non l'avrà mai.

sabato, gennaio 07, 2006

Laura

Laura ha una bella casetta in quartiere residenziale, una villetta a schiera con il suo piccolo giardino curato. Entri in casa e il calore famigliare ti accoglie insieme al caminetto. Il salotto è tinteggiato di rosa, foto del suo matrimonio sono sparse ovunque in cornici a forma di cuore.
Laura mi accoglie con in braccio la sua bambina, ora ha sei mesi, si chiama Chiara. La bimba sorride, allunga le braccine, mi fa le smorfie; ma appena la prendo in braccio vuole la mamma.
E penso che non tanto tempo fa noi eravamo a scuola insieme, eravamo negli stessi banchi, studiavamo le stesse cose. Sognavamo sugli stessi ragazzi, ci fumavamo le sigarette in bagno durante i cambi dell’ora, ci passavamo i bigliettini.
Ci guardo adesso e mi sembra di avere 10 anni meno di lei, mi sembra di essere rimasta indietro, mi sembra di fare fatica ad arrancare verso il futuro. Lei è completata, mi saluta con la sua bimba in braccio, con suo marito a lato, lei è un quadretto felice. E io cosa sono? A parte una bozza incompiuta? Lei si districa tra le pappe, parla di dentini e vestitini e biberon e borotalco; io non riesco a staccare la mente dall’ultima puntata di Lost, da quella missione di Vampire che non riesco a completare o quell’esame che proprio non riesco a dare…
E mi sale l’angoscia. Si perché mi sento troppo vecchia per essere giovane. Sento come se dovessi per forza di cose già essere come lei, quando in realtà non faccio altro che scappare da quello. Non faccio altro che scappare URLANTE da quello che è e che ha lei. Non voglio una famiglia, non voglio una casetta con le pareti rosa… allora perché mi da tanto fastidio? Perché mi fa tanta paura?

venerdì, gennaio 06, 2006

I see you shivering with antici .....

...pation.

Ringrazio lo scazzo da fine vacanze per avermi fatto venire l'idea di riguardarmi dopo anni "The Rocky Horror Picture Show" e farmi riscoprire l'estrema carica erotica che aveva Tim Curry.

Sweet transvestite from Transexual Transylvania...