lunedì, dicembre 12, 2005

Getting laid...

Vorrei che il mondo fuori fosse uguale al mondo dentro la mia testa. Purtroppo mi capitano giornate dove è lampante che la differenza sia abissale.

Nella mia mente appena ci vediamo il fiato comincia a mancare; un lungo sguardo, in silenzio, una specie di tremore agli arti e indecisione sul da farsi. E' forse la cosa migliore? Ci avviciniamo senza proferire una parola, gli occhi rimangono incollati su quelli dell'altro e cominciano a loro modo l'amplesso visivo. Ci agganciamo, ci baciamo ma è meglio dire ci mangiamo; la foga ci fa sbattere contro il muro, ingarbugliare i capelli. Attorno a noi non esiste niente e glielo leggo negli occhi che lui pensa esattamente le stesse cose. I vestiti non ce li togliamo ce li strappiamo direttamente, li sbattiamo per la stanza, sul lampadario, sul termosifone. Mentre sono sopra lo guardo; il viso sudato, gli occhi socchiusi, le labbra semiaperte in quella sua smorfia che mi fa impazzire. Le mani calde e rosse mi scostano i capelli dietro l'orecchio e lui mi guarda ancora in quella maniera e mi sussurra con la sua voce roca qualcosa che non riesco bene a capire ma che solo il suono mi fa ribaltare lo stomaco.

In realtà lui mi spoglia frettolosamente, si spoglia e spreca circa 15 minuti a piegare i propri vestiti e posarli sulla sedia perchè "il mio pavimento è pieno di polvere da fare schifo". Mi bacia con tanta di quella saliva che ho il sospetto mi voglia annegare e spalanca la bocca emettendo rumori tipici dei capodogli in pericolo di morte. Oltretutto il suo alito puzzolente di tequila e vodka non fa che sottolineare la romantica atmosfera della serata. Ogni alitata e mi giro all'insu' senza neanche darmi troppa briga di fingere interesse.
Mi afferra le tette e me le palpa come se stesse per plasmare un posacenere con il das, inutile ricordargli che il seno è una ghiandola e non una protuberanza gommosa creata al solo scopo di essere plasmata come argilla.
Che è arrapato lo si sente senza problema ma pare che voglia sottolinearmi la sua foga sbattendomi tra l'incavo dei due materassi del letto con il braccio girato di 180° nella posizione più scomoda che il corpo possa concedere di mettersi.
Quando è al culmine (vorrei far sottolineare la terza persona singolare) imita l'elefante spruzzando tutto sul mio copriletto appena uscito dalla lavatrice, se ne frega altamente di me e delle mie bestemmie e se ne va al cesso.

6 commenti:

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

nice..

Anonimo ha detto...

se è avvenuto veramente quello che hai descritto, non c'è nulla per cui compiacersi. Nessuna considerazione per il tuo essere donna ma solo un oggetto per il piacere.Uno così meglio perderlo che trovarlo!

Opi ha detto...

Non mi stavo compiacendo infatti... ma forse una serata sbagliata, la mentalità sbagliata, il fatto che la realtà è cmq diversa da quello che mi aspetto. Non posso sempre fare scopate favolose

Anonimo ha detto...

Come amante non è un gran che. Quello che hai raccontato sembra il resoconto di una prestazione a pagamento. Ci mancava solo che ti lasciasse i soldi sul comodino per farla completa. Ma contenta tu, contenti tutti.Dubito fortemente che possa fare scopate migliori, visti gli attori

Opi ha detto...

Beh fortuna che ti sbagli :)