martedì, settembre 20, 2005

Free Talk

Direi che è l'ora di un bel free talk, dove io scriverò le cose che mi passano per la testa e dove voi (voi?) vi perderete nell'immensità del mio stream of consciousness, o qualcosa di molto simile.
Ieri levataccia inutile, come se già non fosse difficile per me alzarmi quando il sole ancora non appare all'orizzonte, non so se ho qualche malattia del dormiente ma non concepisco proprio l'alzarmi presto. Sarà per questo che sono portata per i lavori serali? Preferisco lavorare fino alle 2 piuttosto che alzarmi alle 7. Vabbè è un'altra cosa terribile che dovrò affrontare prima o poi quando mi deciderò a diventare grande. Si puo' non essere diventati ancora grandi a 25 anni? Non dico adulti pieni di responsabilità e cose simili, dico proprio almeno un po' grandi. Per quanto mi crogiolerò nell'inettitudine eterna con la paura di vivere la mia vita senza nascondermi nel mio cavolo di mondo che per inciso NON ESISTE. Wake up.
Mi fa cosi' schifo il mondo la fuori? Probabile. Altrimenti non vedo alcuna ragione per essere cosi' attaccata a quello che c'è dentro la mia testa, a quello che ho intorno. La mia paura che fuori sia sempre troppo piu' brutto di quello che invece mi immagino io. Che le cose belle esistono solo quando sono finte. Fittizie.
Le cose belle esistono solo nei film. Questa è la mia idea della realtà. La realtà è una stenuante attesa di qualcosa che succeda. Com'è pessimista il mio modo di vedere, me ne rendo conto solo ora leggendolo nero su bianco. La vita non è come me la immagino, la mia idea di vita non sarà mai realizzata. Allora eccomi qui che fuggo e mi nascondo e mi perdo dentro le vite altrui. Perchè finchè nessuno viene a prendermi a botte e mi fa VERAMENTE svegliare io è qua che rimango. Ancorata in un disegno da adolescente dal quale non riesco proprio a staccarmi.
Mi butto a capofitto in tutto quello che è simulacro. Incoscientemente dico tra me "se non posso averlo io, almeno mi faccio spettatrice". Fuggo e mi nascondo nei simulacri che mi si parano davanti, alimento il mio cervello di fantasie, mi nutro di falsità. Così, per almeno un momento, almeno nella mia testa, sono soddisfatta.
Credo di avere avuto una sorta di epifania.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Non credo tu sia diversa dalla maggior parte delle persone. tutti chi più chi meno tentano fughe oniriche ad occhi aperti, chi con fantesie proprie, chi con fantasie comprate per strada, chi con fantasie rubate ad altri. Fuggono da un squallore, a volte solo presunto, per perdersi in un'altro squallore, questo si reale, anche se di fantasia. Lo squallore della finzione.
Ma sei anche molto diversa, nel momento in cui così spaventosamente lucida, te ne rendi conto!
Ti accorgi dell'involuzione di cui rischi di essere vittima, ma te ne accorgi quasi con rassegnazione.....sono così e basta.
Sai distinguere molto bene giusto e sbagliato, almeno nelle cose che ti riguardano, ma non riesci ad affrontare la scelta.
Una mancanza di volontà quasi perversa.
Dalla quale ti fai assalire, e travolgere, e nel momento stesso in cui succede sei perfettamente cosciente: la pagherai.
Ma perchè si è così spietati con se stessi, e nello stesso momento così disponibili con gli altri?
Banalmente, non ce nulla per cui valga la pena alzarsi presto la mattina, ma se lo chiedesse un amico per dargli una mano, non servirebbe nemmeno la sveglia.
Perchè così spietati cono noi stessi e così disponibili con gli altri?

a un certo punto ho iniziato a parlare di me naturalmente, non giudico mai nessuno, figuriamoci chi non conosco.
Ma il tuo free talk mi ha dato un botterella niente male.
E la domanda rimane.

piacere di averti letto
G.