mercoledì, maggio 30, 2007

Green days

A volte mi trovo a pensare che bello era quando ero giovane (vabbè più giovane del tipo 16 anni giovane), bei tempi già... la scuola, gli amici, le estati in motorino... il periodo più bello della vita.
Poi ti ritrovi in un treno alle 4 di pomeriggio senza aria condizionata con 35 gradi fuori e circondata da 60 ragazzine/i negli anni migliori della loro vita. E vuoi prendere un lanciafiamme e farli fuori tutti. Durante i 50 minuti di tragitto passi alle 3 fasi della rinnegazione:

Prima fase: noti quanto sono fastidiosi, noti quanto le loro corde vocali possano così facilmente superare la linea di sopportazione: urlano tutto il dannato tempo e sembrano incapaci di parlare a basso volume. Inoltre sono degli idioti. Sembra brutto a vederlo cosi' scritto ma lo sono.

Seconda fase: tenti di illuderti che tu NON eri così alla loro età. Non avresti mai urlato, non sei mai stata così idiota, Tu eri decisamente molto meglio.
In realtà vai a casa e prendi i tuoi diari decennali e nero su bianco trovi la smentita "Caxxo mio pa deve capire che sono una punk non puo' dirmi cosa fare! Sono una ribelle" quando poi ascoltavi solo i Green Day. (Il soggetto impersonale è qui particolarmente una forma di difesa contro la vergogna che provo quando ripenso ai "bei vecchi tempi")

Terza fase: pensi che i tuoi figli NON SARANNO MAI COSI'. Non può essere, con una ferrea discipilina devi trovare assolutamente un modo per impedire questo disastro.
Terza fase bis: cerchi in mezzo alla folla, scruti e trovi il ragazzino decisamente più calmo degli altri solitario o in compagnia di pochi amici quasi non senti che parla, ha un' aria geek ma non troppo e sicuramente ama i giochi di ruolo ed è bravo a scuola. Sorridi e pensi sognante "Ah ecco... mio figlio sarà sicuramente così"

Fortuna che la vita ti viene in contro quando pensi con nostalgia al passato.

Nessun commento: