mercoledì, marzo 04, 2009

Quando andavo all'asilo disegnavo. Tutti disegnavamo all'asilo, quando non eravamo impegnati nella decisamente più orrenda attività di punteruolare. Il punteruolo era una specie di ago di dimensioni più sviluppate che veniva usato per ritagliare semplici figure bucherellando intorno alla sagoma in modo che alla fine si potesse facilmente staccare: punteruolare.

Io odiavo punteruolare.

E amavo disegnare.

Una delle più grandi epifanie della mia vita è stata il giorno in cui mi resi conto che il cielo non era solo una misera striscia azzurra nell'alto del foglio. Un cielo vero riempie tutto il foglio.


Ad asilo finito la nostra maestra compose per ogni alunno un fascicolo comprendente gran parte dei disegni fatti durante quei tre anni e li mostrò ad uno ad uno. Io avevo due soggetti che praticamente non smettevo mai di disegnare; il mio cane Muller e fiaschi di vino. Disegnavo fiaschi di vino ovunque. A volte il mio cane Muller beveva dai fiaschi di vino, a volte i fiaschi avevano vita propria, a volte erano sospesi a mezz'aria sulla striscia di cielo blu nell'alto del foglio mentre Muller pascolava in un angolo con tranquillità.


Muller è morto poco dopo, è stato l'unico cane che abbia mai avuto. Un pastore tedesco. Aveva l'otite e l'hanno soppresso, così mi han detto. Per anni ho avuto il terrore dell'otite, non volevo venire soppressa. Per la legge dell'ironia ora soffro di otite almeno 10 volte l'anno, ancora nessuno è arrivato a prelevarmi per farmi fuori. Da piccola credevo che la gente quando stava troppo male veniva soppressa, come gli animali, purtroppo a quanto pare non è cosi' ma anzi ci si accanisce per tenerla in vita persino quando non vuole più esserlo. Magari Muller al tempo avrebbe apprezzato.


Poi sono diventata invisibile. Molta gente diventa invisibile a 15 anni, è un male che a qualcuno deve pur toccare, altrimenti gli altri come possono essere visibili? Potevano perfettamente passarmi tutti attraverso senza rendermene conto, o così credevo. E qualche strascico mi è ancora rimasto ora, a quasi trent'anni. Quando ritrovo persone, con le quali magari ho condiviso parecchio tempo anche per anni, sono sempre convinta che sia impossibile per loro ricordarsi di me.

Sarà per questo che mi facevo i capelli di colori assurdi. E infatti qualcuno ha cominciato a notarmi per dirmi che avevo capelli di colori assurdi. Poi vabbè si cresce, i capelli si sfibrano e sei costretta a tornare del colore naturale ma ormai l'adolscenza sta passando pian piano e te la lasci alle spalle, la gente comincia a vederti anche se i capelli non brillano come un semaforo. E finalmente scopi.


E poi ti ritrovi fidanzata. A questo punto non potendo piu' darla via a casaccio devi trovare altri interessi. Io in questi anni ne ho trovati talmente tanti di interessi che non riesco umanamente a stare dietro a tutti. E più passo il tempo più ne trovo. E piuttosto che dedicarmi a loro passo il tempo a pensare come e quando dedicargli tempo, senza poi fare niente. E inizio 10 libri finendone 3, e guardo film mentre leggo libri. E scrivo mentre ascolto musica. E cucino mentre leggo, mentre guardo rai edu, mentre canto. E di tutto sto casino mi rimane in mano qualcosa?


E subito è un dicembre e io sono a Londra. E sono seduta su una comoda poltrona del teatro Apollo Victoria. E c'è una ragazzotta verde vestita di nero con una scopa in mano che vola in alto e mentre vola è incazzata e urla e canta la propria rabbia. E va su, su, su, su fino sembra a scorticarsi la gola. E dice che ognuno si merita una possibilità di volare. E sull'ultimo grido di sfida cala il sipario. Bam. Si accendono le luci e io mi giro con le lacrime agli occhi ed il cuore in gola. Avevo deciso che avrei amato i musical.


Ho la vista annebbiata e la musica mi esilia dal mondo. Sfoglio delle riviste turistiche americane, amo leggere cosa scrivono dell'italia. Secondo questa guida Milano è una città che ha sfornato in generale varie atrocità come il fascismo, MTV italia e Berlusconi. Però c'è l'aperitivo. Ah beh, che culo. Come se volesse darmi il colpo di grazia l'ipod mi fa partire i Pearl Jam. C'è un sacco di gente che sta passando questa mattinata spulciando tra i DVD in offerta della Mondadori. Mi rallegra pensare che ci sia gente che ha un martedi' mattina da utilizzare così, spulciando DVD.


Sono a pisciare dentro un bango pubblico e mi viene da piangere, stringo gli occhi e mi concentro mentre il suono dello sciaquone fa il paio con la perenne musica nelle mie orecchie. Esco e mi sento osservata, mi sento anche seguita come se qualcuno mi stesse controllando. Sulle unghie ho rimasugli di smalto viola, non mi sono nemmeno data la pena di toglierlo. Hanno tutti una destinazione? Sono l'unica che non fa niente per raggiungere la propria? Sono qua, eccomi, e non ho la più pallida idea di come cominciare.


Proviamo con una sigaretta...

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